Dalla città creativa alla città della cura, proposte per nuovi paradigmi relazionali
Abstract:
La crisi del Covid19 è una precipitazione di una crisi più vasta, quella del neoliberismo estrattivo e del suo modello di globalizzazione. Gli effetti di questa crisi sulle economie dell’immateriale e dei paradigmi relazionali, sono in realtà molto materiali ed evidenti. L’urgenza dunque quella di ripensare tali economie, paradigmi e la loro cornice istituzionale.
Aree di discussione:
- Dalla creative city alla caring city. Sganciare l’arte dalle logiche del consumo e dalla rendita immobiliare per connetterla alla cura, alla pratica e all’immaginazione di nuove forme di vita in comune. Superare in tal modo l’economia dell’evento e il paradigma della crescita per una decrescita che non si riduca al localismo. Questo implica un passaggio dalla mobilità auto-imprenditoriale alla permanenza: urge una critica del modello di mobilità (socialmente e ecologicamente insostenibile) del mondo dell’arte neoliberale.
- Il reddito. Centralità del reddito e delle lotte sul reddito di base universale per pensare economie e relazioni dell’arte. Rompere la divisione del lavoro (tecnici VS creativi) e adottare forme mutualistiche e auto organizzate di disciplina del lavoro.
- Trasversale a tutti i temi del tavolo è la pedagogia che, anche mediata digitalmente, deve rimanere luogo di incontro e di costruzione del comune.
Partecipanti:
A cielo aperto, AWI, Manuel Borja Villel, Leonardo Caffo, Ilenia Caleo, Nicola Capone, Annalisa Cattani, Luigi Coppola, Gregorio de Luca Comandini – None collective, Simona Dimeo, Dimore – Padova, Alessandra Ferlito, Nina Ferrante, Alessandra Ferrini, Maddalena Fragnito, Lucia Franchi/Luca Ricci – Kilowatt Festival, Emiliano Gandolfi, Pino Giampà – Giuseppefraugallery, Guilmi Art Project, Salvatore Iaconesi/Oriana Persico – HER, Ilaria Lupo, Nicolas Martino, Andrea Masu – Alterazioni Video, Ferdinando Mazzitelli, Massimo Mazzone, Enrico Casagrande/Daniela Nicolò – Motus, Chiara Mu, Eva Neklyaeva, Alessandra Pomarico, Anna Raimondo, Susanna Ravelli, Nuvola Ravera, Leonardo Ruvolo – RISA, Annalisa Sacchi, Gabi Scardi, Marco Scotini, Caterina Serra, Maria Rosa Sossai, Salvo Torre, Elvira Vannini, Massimo Carozzi – Zimmerfrei, Anna Rispoli e altri lavoratori della cultura, dell’arte, dello spettacolo.
Fonti e contributi
- ON THE BIENNALE’S RUINS? Inhabiting the void, covering the distance by Marco Baravalle, Institute of Radical Imagination, 2 maggio 2020
- L’arte di uscire dalla crisi: Pietro Gaglianò, intervista di Alessio Ancillai, Left, 8 maggio 2020
- Gesti di immaginazione radicale: un programma per la rivoluzione utile di Emanuele Braga, Dinamopress, 18 aprile 2020